curiosità stroriche padovane  1°

Padova ha una lunghissima tradizione enogastronomica
Guanadolfo Trivellato

E adesso ragazzi, se non vi dispiace, cerchiamo tutti di di mettere simbolicamente i piedi sotto la tavola, de srodolare i tovajoi, augurarse bon apetito e scuminziare a magnare! Sissignori, perche’ Padova ha una lunghissima tradizione enogastronomica .Un viaggio a Padova è anche un percorso di scoperta di questa storia, che si rinnova ogni giorno, e cui vengono continuamente aggiunti nuovi capitoli. Oltre alla pasta e fagioli un primo piatto altrettanto tipicamente padovano sono i famosi bigoi. Prodotto di tradizione contadina fin dai tempi della Serenissima di Venezia.
Passando ai secondi un ”podio d’onore” spetta all’”Oca in onto padovana” che si prepara con carne di oca dissossata, salata e conservata nel grasso dell’oca stessa, o del maiale o anche nell’olio. Per preparare un piatto particolarmente gustoso una mia nonna diceva che la carne va cosi’ stagionata per almeno un mese prima del consumo. Pare che la ricetta sia dell’antica cucina padovana, di origine ebrea, e poi tramandata per generazioni.

Padova e la sua provincia, come del resto quasi tutto il Veneto, ha una grande tradizione quanto ad allevamenti di cavalli: di qui e’ sempre stato abbondante il consumo di carne equina. Di larghissima diffusione sono sempre state la bresaola di cavallo, il salame di muso, lo spezzatino, la sopressa di cavallo. A Padova, ma soprattutto in molte trattorie della provincia, si puo’ gustare la carne di musso cucinata in unido o brasata. La storia ci dice che l’utilizzo e il consumo delle carni equine ebbe inizio nel Medio Evo, quando vennero utilizzati per le prime volte le carni di animali uccisi nelle battaglie combattute nella pianura padovana. Questi piatti sono talmente tipici della nostra cucina da essere riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole quali tradizionali, come anche la luganega e el coeghin.

La cucina padovana puo’ vantare una notevole tradizione anche in fatto di dolci, alcuni tipicamente nostrani, altri di ”esportazione” veneziana. Tra i primi va annoverata la famosa torta Pazientina o i biscotti Pazientini, oppure la fugassa padovana di antica tradizione contadina. Dolci di origine veneziana ma molto dffusi nel Padovano sono i zaeti e i crostoli. I zaéti sono comuni nelle osterie, come nelle pasticcerie, presso fornai e ristoratori. Qui assumono forme diverse, a volte rotonda, a volte quadrangolare. I crostoli invece si possono assaggiare solo nel periodo del carnevale e si trovano, con le frittelle tradizionali, di mele o di riso, un po' in tutte le pasticcerie. La variante del "zaleto con le giuggiole" è invece una produzione tipica del padovano.


 

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